giovedì, Novembre 30, 2023
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Il comune di Cervia aderisce alla “Marcia per la Pace Perugia- Assisi”

(Sesto Potere) – Cervia – 30 novembre 2023 – Il comune di Cervia aderisce alla “Marcia per la Pace Perugia-Assisi” in programma domenica 10 dicembre, nella Giornata Internazionale dei Diritti Umani, in occasione del 75° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (10 dicembre 1948).

L’appello della Marcia “Fermiamo le stragi” si rivolge “a tutte le donne e gli uomini che, dentro e fuori le istituzioni, non hanno smesso di credere nell’impegno per la pace, i diritti umani e la giustizia”.

La Marcia per la pace riunisce tutte le istituzioni, associazioni e realtà impegnate in Italia a costruire la pace promuovendo i diritti umani, la solidarietà e la cooperazione internazionale, che hanno la responsabilità di dare voce alla domanda di pace e di giustizia dei propri cittadini e di agire coerentemente per promuovere il rispetto dei diritti umani e proteggere le persone più deboli e vulnerabili.

Il comune di Cervia già dal 1993 ha deliberato la propria “dichiarazione di Città per la Pace” ed di aderire al Coordinamento Nazionale Enti locali per la Pace con sede a Perugia, stabilendo che uno degli obiettivi principali dell’amministrazione comunale di Cervia è la promozione della cultura e dell’educazione alla pace nel rispetto dei diritti umani e della solidarietà internazionale.

Il Comune sostiene con un contributo il Coordinamento Enti locali per la pace.

L’assessore alla pace Michela Brunelli ha dichiarato: ”Il Comune di Cervia ha aderito anche a questa edizione straordinaria della Marcia della Pace, la seconda nel 2023 dopo quella del 21 maggio scorso. Cervia affonda le sue radici nel rispetto delle persone, nell’accoglienza, nell’integrazione, sostenendo progetti e associazioni, è un luogo in cui le culture si possono incontrare. La pace è un percorso e un processo, non un momento o una parentesi della storia, essa ha bisogno di determinazione, coraggio, volontà collettiva e impegno dei singoli. Solo in una dialettica di confronto, nel multiculturalismo e nel vivere il principio della non violenza come valore universale, capace però di calarsi nei nostri gesti, nelle nostre parole, nella nostra quotidianità, è possibile che la pace diventi sempre meno sogno e sempre più realtà”.